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GIORGIO BENCI

 

Galatea e Pigmalione (1890)

Olio su tela - 90x70 - 2024

 

Omaggio a Jean-Léon Gérôme (1824 - 1904)

Pittore e scultore francese.

 

Dal mito descritto da Publio Ovidio Nasone nelle “Metamorfosi” (8 d.C.)

 

Pigmalione, re di Cipro era anche un abilissimo scultore e aveva modellato un nudo femminile.

 

Perdutamente innamoratosi della sua opera, l'aveva ritenuta espressione più alta della femminilità, superiore a qualunque donna umana, e non ebbe più pace, passava giorno e notte a contemplare la statua e a declamare il suo amore per lei, a offrirle gioielli e stoffe pregiate, dormire ai suoi piedi, ma la statua era muta, fredda e insensibile.

 

Durante le feste rituali di Afrodite, Pigmalione si recò al tempio e supplicò la dea di concedergli in sposa la scultura creata con le sue mani rendendola una creatura viva: la dea acconsentì.

 

Ritornato alla statua la vide lentamente animarsi, respirare e aprire gli occhi.

 

Pigmalione e la statua si sposarono ed ebbero una figlia, Pafo, che diede successivamente il suo nome all'omonima città di Cipro famosa per un tempio dedicato ad Afrodite.

 

La statua, priva di nome nel mito, è stata denominata da autori moderni (dal XVIII secolo in poi) Galatea per il suo biancore.

- Soul flutes - Trust in me - 1968
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